giovedì 27 settembre 2007

Ciò che non riuscì agli inglesi, riuscì a Prodi



Nel 1848, con la scusa dei Moti Rivoluzionari, gli inglesi tentarono di staccare la Sicilia dal regno borbonico, per farne una delle tante colonie del Commonwealth: il tentativo fu fortunatamente bloccato dal sovrano Ferdinando II di Borbone.(vedi documento)Due gravi attacchi sono stati perpretati ai danni della Sicilia e buona parte delle Calabrie, ma in tv assistiamo alle solite polemiche tra centrodestra e centrosinistra, che non portano a nulla.Il governo di sinistra, come già anticipato in altri editoriali sta tentando disperatamente di bloccare lo sviluppo del comparto logistico della Sicilia, che grazie al nuovo assetto strategico dell'economia euro-mediterranea sta velocemente riaquistando una primaria importanza.
E' notizia di questi giorni che il Governo di Prodi ha ordinato la chiusura quasi totale dell'Autostrada Salerno-Reggio Calabria, all'altezza di Bagnara Calabra per il rifacimento di una galleria.Inoltre è stato proposto, al fine di "alleviare" l'estremo allungamento del tempo di percorrenza, di modificare la rotta dei traghetti in partenza da Messina, fino alla lontana Gioia Tauro(RC), anzichè Villa S.Giovanni, aumentando in maniera improponibile il tempo per passare dalla Sicilia al Continente.A ciò si aggiunge l'assurda politica dei tagli alle FS che penalizzano fortemente la Sicilia, infatti è stato preannunciato che i treni non potranno essere più trasportati sui traghetti delle Ferrovie dello Stato.Dunque i siciliani dovranno scaricarsi le valigie a Messina, traghettare a piedi e risalire sul treno, nelle Calabrie.Il centrosinistra pur di far un torto al centrodestra nell'eterna lotta per il controllo della Sicilia, vuole fare dell'Isola una specie di enorme campo di concentramento.Come faranno tutte quelle aziende agricole siciliane a trasportare i loro prodotti al nord via strada?Non arriveranno mai in tempo nei grandi mercati del nord senza che la merce non si deperisca.Oltretutto il trasporto aereo siciliano(l'unica soluzione valida) è ancora debole e se oggi esiste la compagnia aerea siciliana WINDJET del Multi-Presidente[1] Nino Pulvirenti , che pur avendo un traffico da 1 milione di passeggeri[2], non ha ancora un supporto politico tale da gestire in maniera sovrana le proprie scelte economiche.Mentre l'aeroporto di Comiso(RG) nel cuore della Sicilia agricola, sarà pronto solamente il prossimo anno ma per la piena operatività ce ne voglionosempre di più.Sarebbe una soluzione migliore l'acquisto di ALITALIA da parte della compagnia aerea di stato russa Aeroflot.In questo caso Nino Pulvirenti sarebbe immune da ritorsioni padane nei confronti della propria compagnia di linea ed inoltre potrebbe gestire in maniera più "autonoma" le relazioni esterne del Calcio Catania: ovvero mandando a quel paese i giornalisti della stampa padana.

[1]E' anche proprietario del Catania Calcio, squadra chiacchieratissima dai media nazionali per via dell'omicidio Raciti, ma probabilmente ucciso da "fuoco amico" come emerge dalle ultime indiscrezioni, ma che non hanno impedito la demonizzazione della città etnea rendendo una pessima ed ingiusta immagine all'esterno. Catania da anni ha sofferto il soffocante peso della mafia e solo adesso cominciava un pò a respirare.

[2] Fonte: http://www.windjet.it/

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