martedì 18 marzo 2008

A Napoli i rifiuti urbani, in Sicilia quelli nucleari


Le responsabilità di questo Stato, erede legittimo del malo-governo piemontese ottocentesco, nella gestione dei rifiuti è ormai cosa assodata, tant'è che solo i più ingenui sono rimasti a dar la colpa ai napoletani, che "non raccolgono l'immondizia dalle strade"

Abbiamo ricostruito le tappe della "Via dei Rifiuti" che partivano dalle industrie del nord, trasportati dai camorristi, come novelli carovanieri, verso le cave e le discariche abusive campane.
(Vedi editoriale "Rifiuti Campania - Anche i fanghi mercuriosi dell'Enichem di Priolo(SR) nelle discariche")

Le industrie del nord dunque colluse con la Camorra. Le industrie del nord mandanti e complici della strage ambientale avvenuta nella regione detta "Terra di Lavoro", così come si chiamava il casertano in periodo borbonico.E' interessante notare come queste pesanti responsabilità settentrionali siano state furbescamente insabbiate e non occupino le prime pagine dei giornali.
L'unico ad aver avuto il coraggio di dirlo apertamente è stato lo scrittore Roberto Saviano, che per via della sua attività anti-mafia è stato più volte strumentalizzato dalla sinistra delle massonerie, che come tutti sappiamo si è auto-proclamata depositaria dell'anti-mafiosità, salvo poi smentire violentemente il Saviano, dopo la messa in onda della famosa intervista. Insomma se in Campania ci sono i rifiuti deve essere solo colpa dei napoletani, ma Bassolino però resta al suo posto. Scelta coraggiosa la chiamano al PD.




Molta meno risonanza ha avuto in Sicilia il "Caso Pasquasia", ossia la più grande miniera di zolfo e solfato di potassio della Sicilia, chiusa nel 1992 per motivi inspiegabili, ma che in realtà è stata utilizzata fino a poco tempo fa come deposito di scorie nucleari...

E ben 4 laboratori-bunker sperimentali dell'Enea.

E' il triste riscontro che emerso da diverse indagini e la presenza di Cesio 137 nella zona non fa che indicare la causa ad un'impennata dei decessi per tumori e leucemia in quella parte della provincia ennese.

Il Cesio 137 è di norma il radionucleide che viene rilevato in seguito a fuoriuscite radioattive dalle centrali nucleari. "Perchè a Pasquasia, che centrale nuclerare non è?"
Gli esperti temono che sotto quelle rocce oltre ad esservi i fusti metallici, contenenti le scorie di bassa e media intensità, vi siano le famigerate HLW di terza categoria, che necessitano di migliaia di anni per decadere.

Purtroppo la zona è un ammasso di rocce e di lamiere e tutti i pozzi risultano crollati o otturati e nessuno sa dove andare a cercare le scorie.
Ci domandiamo dove finiscano i fondi di risarcimento dell'EURATOM previsti per il disagio creato al territorio, o le opere infrastrutturali compensative. Nulla.



La "centrale nucleare" di Pasquasia(EN)


Ma la colpa come al solito è dei cittadini, questa volta siciliani, perchè non fanno correttamente la raccolta differenziata, ma buttano la plastica e le barre di uranio nello stesso contenitore dei rifiuti...

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