giovedì 13 novembre 2008

I FILM SULLA MAFIA?SPOT PER IL TURISMO SUL LAGO DI COMO.

Una "caraibica" spiaggia siciliana


Da qualche anno a questa parte il lago di Como sembra essere meta di personaggi importanti del modo del Cinema e del Turismo e ci chiediamo come mai personaggi del calibro di George Clooney o del magnate del petrolio russo Nurlan Kapparov, abbiano scelto proprio la località lariana.

Come funziona e che effetto fa il passaparola all'estero sulle scelte turistiche italiane?

Da decenni in Italia si producono e si trasmettono film sulla mafia, le scene di omicidi di picciotti e camorristi sembrano essere il prodotto più esportato all'estero (ancora stiamo smaltendo le infinite serie de La Piovra)

Perfino il film "Gomorra" tratto dal libro di Saviano, è stato addirittura candidato a rappresentare l'Italia al Premio Oscar.

Ma se produttori e gli editori romani e milanesi si arricchiscono con i film e con i libri sulla mafia e quindi con le nostre disgrazie, il Sud invece ci rimedia solo brutte figure ed una perdita di immagine notevole, eppure le cose buone al Sud non mancano, anzi è opinione comune che la parte meridionale d'Italia è la più bella, come scrisse anche Goethe, famoso viaggiatore del '700, nel suo libro "Viaggio in Italia".
Nella sua opera lo scrittore tedesco sottolineò anche come le strade della Sicilia fossero le più sicure d'Europa.

Dove sono finiti i bei tempi del'800 quando la Sicilia e tutto il Sud continentale erano meta di scrittori, artisti, commediografi provenienti da tutta Europa che celebravano le bellezze del Regno delle Due Sicilie e da esso traevano ispirazione per le loro arti.

Persino lo Zar Nicola I, usava passare le proprie vacanze tra Napoli e Palermo, in quest'ultima città presso la villa dell'Olivuzza, trovarono ospitalità banchieri e importanti uomini
politici tedeschi, sceicchi, maragià.

Ma se nel'800 il Meridione d'Italia era l'eden del turismo europeo, le cose cambiarono rapidamente dopo l'unità d'Italia e così villaggi di pescatori come quelli che si affacciavano sul lago di Como divennero mete turistiche internazionali, mentre fotogrammi di pregiudicati e mafiosi ora sostituiscono i quadri di imperatori e re che visitarono le Due Sicilie.

Molti tromboni, soprattutto dal Nord, strillano quando si parla di aprire i casinò al Sud, perchè "temono" le infiltrazioni mafiose, più o meno le stesse per cui fu arrestato il Savoja, che a Campione d'Italia faceva il boss di un'organizzazione criminale dedita allo sfruttamento della prostitizione e del traffico delle macchinette slot-machine.
In quell'occasione fu arrestato anche il sindaco dell'enclave italiana in territorio svizzero, segno che il giro d'affari riguardava anche personalità politiche.

Quando si parla di turismo merdionale, tutti, troppi, criticano la mancanza di infrastrutture, vuoi vedere che il giorno in cui queste infrastrutture ci saranno, i turisti continueranno a scegliere le note località turistiche del Nord?Perchè per loro, gli stranieri, le nostre saranno sempre "Terre di Mafia" ed i comaschi intanto ringraziano...

Dalle mie parti si dice: "Fatti 'a nomina e 'o cucchiti" ovvero "fatti la nomina e non avrai più speranza".

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