martedì 20 gennaio 2009

Pace in Palestina?Allora il gas può tornare



In uno degli ultimi editoriale[1] avevamo annunciato che la "questione del gas" poteva essere un bluff escogitato da Putin ed il primo ministro ucraino Julia Timoshenko, quest'ultima ex protagonista della Rivoluzione Arancione, ma oggi sempre più filo-russa.

Avevamo parlato della possibilità che il vero obiettivo di questa crisi del gas, era costringere i paesi europei a fare fronte comune contro Israele affinchè fermasse gli eccidi in Palestina.
Vediamo cosa è successo in questi ultimi giorni:
- I vertici dei paesi europei si sono riuniti in Egitto ed hanno chiesto all'unanimità l'immediato cessate il fuoco ed il ritiro delle forza armate israeliane.Peraltro la riunione avvenuta nella terra delle piramidi contiene un messaggio non tanto velato ad Israele, in quanto l'unica lembo di terra della Striscia a non confinare con Israele, è proprio quello egiziano: sotto questa frontiera si dice siano scavati diversi tunnel che riforniscono i palestinesi di cibo, medicine ed armi.Insomma, ventilare la possibilità di sfruttare la frontiera egiziana per far arrivare ai miliziani di Hamas armi e munizioni, in caso di rifiuto degli Israeliani.
- Nello stesso giorno in cui Israele annunciava il ritiro, Russia ed Ucraina facevano sapere a mezzo stampa di aver trovato l'accordo.
- Secondo gli accordi firmati tra Kiev e Mosca, l'Ucraina pagherà un prezzo del gas inferiore del 20% rispetto a quello del 2008 e quindi, sempre più basso rispetto ai prezzi di mercato europei.Quel 20% di sconto potrebbe essere la controparte richiesta dall'Ucraina per stare al gioco.
Adesso andiamo alle conseguenze geo-politiche per l'Ucraina:
Gli ucraini vedranno il loro premier Julia Timoshenko, come la donna che ha salvato il proprio paese, assicurando ai propri cittadini il gas che riscalderà le loro abitazioni, portando inoltre a casa un forte sconto del prezzo del gas.
La popolarità del primo ministro ucraino si accrescerà sicuramente anche tra l'opinione pubblica europea, perchè è stata lei a firmare l'accordo che ha riportato il metano alle industrie ed alle case dell'UE, soprattutto in questo inverno particolarmente gelido.
Dobbiamo altresì dire che le prove finali di questo accordo segreto tra Russia ed Ucraina probabilmente non le avremo mai, ma noi ci accontentiamo di poco: ciò che importa adesso è che l'ennesimo massacro di civili palestinesi è stato fermato.

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