venerdì 28 maggio 2010

Sul Regno delle due Sicilie e sulla resa della Cittadella


Articolo uscito sul settimanale Centonove

Vi scrivo per segnalarti l'articolo che ho letto sul vostro settimanale, anzi gli articoli alle pagina 40-41 a firma di Marino Rinaldi sulla commemorazione di Garibaldi.
Il signor Rinaldi nella stessa pagina scrive due articoli contraddittori e diversi riguardo l'ingresso di Garibaldi a Messina.
Testualmente cita così:"Dopo la sconfitta di Milazzo il generale borbonico Clary fece ritirare le sue truppe dalla Sicilia.
Il 25 luglio 1860 venne firmata la resa dei borboni ed il giorno successivo Garibaldi ottenne la resa della Cittadella".


Nel secondo articolo invece riporta che tutti i presidi borbonici "caddero il 12 marzo 1861".
In verità il primo ordine dato dal De Clary circa il ritiro borbonico nella cittadella è datato 24 luglio 1860. lo stesso pomeriggio le truppe garibaldine avrebbero attaccato quelle borboniche presso la torre Rizzo e Puntale Pistorio.
La notte del 24 quasi tutto l'esercito duosiciliano era riunito presso il piano di Terranova e la Real Cittadella e dislocato negli ultimi avamposti della zona falcata.
il 26 luglio con il patto De Clary-Medici fu sancito il definitivo abbandono borbonico dei restanti presidi di Gonzaga, Castellaccio e torre del Faro con imbarco per la Calabria o il trasferimento presso la zona falcata nei presidi di Don Blasco, Cittadella, batteria della lanterna e SS. Salvatore.

Il Garibaldi entrerà a Messina sollo il 27 luglio, ad accordi conclusi.
Messina fu l'ultima roccaforte duosiciliana di Sicilia e la penultima del regno, arrendendosi soltanto il 12 marzo 1861, con applicazione dell'ordine di resa la mattina del 13.
La resistenza duosiciliana di Messina ai piemontesi durò dunque ben 8 mesi, mentre l'ultima roccaforte del Regno delle Due Sicilie fu Civitella che si arrese il 20 marzo 1861, tre giorni dopo la proclamazione ufficiale del regno d'Italia.

Amando Donato
Responsabile Comitato Storico Siciliano - Messina

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