venerdì 15 ottobre 2010

Maria Sofia. Lettera di protesta al Prefetto di Agrigento




Egr. Sig. Prefetto

Data la complessità e la delicatezza della questione, chiedo alla S.V. di concedermi un colloquio dove io possa esporLe tutto il risentimento di parte della città di Sciacca per il “quantomeno strano” comportamento del Sindaco.
Le dico anche che questa diatriba doveva già essere stata risolta, “solo” se il Sindaco avesse provveduto a spedire, (per l’approvazione definitiva dati tutti i pareri favorevoli avuti dalla delibera, dal registro di Storia Patria alla Toponomastica, alla Giunta che hanno votato a favore ed all’unanimità, trattandosi di Storia, non di politica, e regolarmente pubblicata), al Prefetto Dr. Postiglione la delibera in questione, cosa che non fu e non è stata fatta. Dato che ritenendo di essere nel giusto, e capito che c’era qualcosa sotto mi ero premurato di scrivere sia al Prefetto Postiglione, sia al Presidente della Repubblica.
Ora il Presidente della Repubblica chiese “lumi” al Prefetto di AG, il quale non avendo ricevuta alcuna delibera, chiese “lumi” al sindaco di Sciacca. Da quel momento non sappiamo più nulla, ecco perché mi rivolgo a Lei, affinchè Lei intervenga presso il Sindaco di Sciacca, perché questi si decida a dare applicazione alla delibera oppure a revocarla, motivandone il ritiro. Ho preferito non scrivere di nuovo al Presidente Napolitano, almeno non ancora, per evitare di dare conferma ai denigratori, di come si amministra la “cosa pubblica” nel Meridione. Ma se il Sindaco se ne dovesse infischiare, continuando a violare la Legge, che a quanto mi hanno riferito, una delibera non può essere “trattenuta” o le viene data attuazione o viene ritirata, motivandone il ritiro.
A Sciacca questo “trattenimento” dura ormai da più di 6 mesi.
La delibera in questione è la n° 88 del 14 aprile 2010
In attesa di un favorevole riscontro alla mia richiesta di avere un colloquio con la S.V. , anche per farLe esaminare tutta la documentazione e per potersi orientare un questa intricata vicenda.

Pino Marinelli – Sciacca

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